Un racconto di due donne, madre e figlia. Un romanzo dolorosamente sincero. Una pagina inedita nella narrativa italiana.
Una madre parla alla figlia tra le mura di una clinica serba. Al di là di una porta stanno preparando la sala operatoria. Eva ha appena compiuto diciotto anni e da quando è nata aspetta questo momento.
Vuole cambiare sesso sottoponendosi all’intervento che la renderà come si è sempre sentita: uomo.
Sua madre le parla col corpo, perché è il corpo ad essere sbagliato, ingannevole, traditore, un corpo come il suo che la natura stessa vuole negare.
In un dialogo senza risposte, sospeso tra l’immaginato e il reale, la madre racconta la loro vita fino a quel momento, ne ripercorre i sentieri come muovendosi in una terra straniera. La sua voce è concreta, toccante, vivida e parla di una lotta che non ha vincitori né vinti, per cui non esiste resa, in cui la forma più pura dell’amore diventa bifronte e feroce.
«Una storia commovente, piena di dolore ma anche di gioia, proprio come la vita» (Michela Marzano)
Silvia Ferreri, scrittrice e giornalista. Nasce a Milano, dopo gli studi universitari si trasferisce a Roma dove attualmente vive con un marito fotografo e i loro tre bambini. E’ stata autrice per Rai Tre e Tv2000, ha collaborato con Io donna, con il Corriere della Sera e RaiNews 24.
Nel 2007 ha pubblica Uno virgola due. Viaggio nel paese delle culle vuote (Ediesse) prefazione di Miriam Mafai, inchiesta sulla bassa natalità e la discriminazione della lavoratrice madre nel mondo del lavoro, in cofanetto insieme a un suo documentario sullo stesso tema.
Attualmente lavora per Rai Radio Uno per cui scrive il programma “Mangiafuoco, i bassifondi della notizia”.
La madre di Eva è il suo primo romanzo.
PREMI
Nel 2018, il romanzo è stato tradotto in Cile da Edicola Ediciones.
RASSEGNA STAMPA ITALIANA
INTERVISTE
RASSEGNA STAMPA CILENA
Un estratto del romanzo tradotto in inglese su Asymptote Journal.