Peppe Millanta
In questo “sprequel” (un sequel che è anche un prequel) del romanzo Vinpeel degli orizzonti, la scrittura di Peppe Millanta diverte e incanta, gioca col lettore in un nuovo viaggio pieno di fantasia.
Leggi di piùNel villaggio di Dinterbild non c’è più nessuno. Sono rimasti soltanto Ned e il signor Biton. Aspettano che il mare porti le conchiglie giuste. Sono le conchiglie che dentro hanno le storie di tutti gli amici che hanno deciso di partire verso l’Altrove.
Ned ha un piano, folle, l’unico possibile: vuole usarle per costruire qualcosa.
In una cornice narrativa fatta di dialoghi, maree, attese e speranze, le pagine si popolano dei racconti custoditi dal mare. Sono teneri, divertenti, dolorosi, parlano di occasioni perdute, di attimi di felicità scivolati tra le dita, di coincidenze misteriose che segnano i destini.
E mentre le storie spuntano dalle pagine, gli unici due abitanti lavorano al loro progetto, capiscono di non essere soli, e che Dinterbild è un crocicchio di esistenze. Non gli resta che scoprire come e se riusciranno a lasciare il misterioso villaggio.
Dopo aver fatto incetta di premi e conquistato i cuori di tantissimi lettori col precedente romanzo, il luminoso ritorno di Peppe Millanta.
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COLLANA DRY
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Peppe Millanta non è il vero nome di Peppe Millanta, ma si è talmente abituato che si volta anche se lo chiamate così.
Diplomato all’Accademia Nazionale Silvio d’Amico, firma la sceneggiatura della serie Blackout – Vite sospese su Rai1, cura le rubriche Quota Mille e Macchemito su Rai Abruzzo. Fondatore della Scuola Macondo, dedicata alle arti narrative, è direttore artistico del festival SquiLibri di Francavilla al Mare. Dirige la collana “Comete” (Ianieri Edizioni), dedicata alla narrativa di viaggio. Suo il libro La rotta delle nuvole. Piccole bussole per sognatori testardi (Ediciclo, 2020).
Ha esordito con il romanzo Vinpeel degli Orizzonti (Neo Edizioni, 2018) vincitore di numerosi premi tra cui Premio John Fante Opera Prima, Premio Città di Cuneo e Premio Alda Merini, candidato al Premio Strega Ragazze e Ragazzi e selezionato al Campiello Opera Prima. Il romanzo è tradotto in Francia, Argentina, Cile e Romania.
Quando può, scrive su un camper che si chiama Ronzinante, ma che ha ribattezzato Suspense visto che si diverte a lasciarlo a piedi all’improvviso nei luoghi meno opportuni.
Nicola Pezzoli
Estate 1978. Lombardia occidentale. L’undicenne Corradino vive in preda alle paure: i bulli che lo attendono in prima media e lo chiamano Scrofa, la cinghia del padre violento, l’odiosa zia Trude, la vicina di casa e “viceprete” signorina De Ropp, e soprattutto il vecchio superstite di Villa Kestenholz, oscura stamberga al di là del campo di granturco.Su di lui circolano voci orrende. Sembra che abbia ucciso tre figli, che ne conservi le mummie o che li abbia addirittura mangiati.
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In mezzo a questo, una miriade di personaggi che concorrono a narrare una storia totale, esilarante e tremenda come solo l’adolescenza può essere. La storia comune a tutti i nati negli anni settanta e costretti a vivere nelle zone rurali di un Paese in via di sviluppo economico. Una storia dai mille misteri che porterà Corradino a stringere alleanze profonde, a scatenare la fantasia e, infine, a dubitare della sua stessa innocenza.
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Francesco Prosdocimi
Il racconto di un legame disarmante nella sua forza e nella sua tenerezza. La ricerca ostinata di un nuovo inizio.
Leggi di piùÈ ancora buio, Pietro ha appena caricato la Yaris del padre. Aspetta suo fratello Gio che, ancora assonnato, stringe la scacchiera avuta in regalo dai loro genitori.
«Dove andiamo?» chiede Gio.
«Lontano da qui» risponde Pietro.
Li attende una piccola casa in un paese di montagna: il luogo che Pietro ha scelto per portare via suo fratello dal dolore e dai ricordi, dalla vita che avevano prima che un incidente stradale li rendesse orfani.
Non lontano scorre un torrente, più in là vive un uomo taciturno, c’è la nuova scuola, la squadra di calcio, una piccola comunità e i boschi che la cingono. E c’è Pietro, soltanto ventitré anni, che risponde alle domande del fratello che ne ha dodici.
Francesco Prosdocimi esordisce con una scrittura che lascia cadere ogni orpello, punta al cuore delle parole, all’essenzialità dei dialoghi.
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Peppe Millanta
Vincitore “Premio John Fante Opera Prima 2018”
Un cartello sbiadito con su scritto “Benvenuti a Dinterbild”. Un pugno di case gettate alla rinfusa intorno a una locanda. Una comunità che pare sospesa nel tempo. Una strada da cui non arriva più nessuno, e nessuno ricorda più dove porti.
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E gli occhi di Vinpeel, l’unico ragazzino di questa bizzarra comunità, che una notte, scrutando l’orizzonte, si convince che al di là di questo mondo esitante ci sia qualcos’altro.
Peppe Millanta, al suo esordio, crea un mondo che tutti vorremmo abitare e che forse, in cuor nostro, già abitiamo. Racconta di un ragazzino che abita dentro ognuno di noi. C’è la sua vita confinata in un luogo che sembra appartenere a un sogno, c’è suo padre con cui parla solo attraverso l’aiuto del mare, ci sono amici che hanno la consistenza di nuvole e bizzarri personaggi. Ma su tutto c’è la sua voglia di scoprire, di spingersi oltre ciò che gli è dato conoscere.
Vinpeel degli orizzonti è stato tradotto, nel 2021, in Francia da La joie de lire, In Cile e Argentina da Edicola Ediciones e in Romania da Casa Cărţii de Ştiinţă.
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