Paolo Zardi
Finalista “Premio Strega 2015”
“Un futuro prossimo e dissonante, metafora di un’irreversibile crisi dell’Occidente… una scrittura aspra e controllata, illuminata da sprazzi di singolare originalità” (Giancarlo De Cataldo)
Leggi di piùIn un imprecisato futuro del ventunesimo secolo, un uomo percorre le strade di un’Europa assediata dalla crisi e dalla povertà. Vende depuratori d’acqua porta a porta fissando appuntamenti da desolati centri commerciali. Ogni giorno svolge il proprio lavoro con dedizione e rigore avendo come unica ragione di vita sua moglie e i suoi due figli.
Che sia un’intera società ad essersi illusa o un singolo individuo, la forza d’urto di una certezza che crolla dipende da ciò che si è costruito sopra.
Guardando dritto negli occhi un Occidente in declino, Paolo Zardi racconta il tentativo struggente di un marito di capire quali verità possano nascondersi sotto le macerie delle proprie certezze, lo sforzo commovente di un padre di proteggere la sua famiglia quando tutto sembra franare.
Opera al contempo intima e universale, XXI Secolo è una domanda fondamentale sull’identità e sulla capacità dell’animo umano di sondarne le profondità più nascoste; è il tentativo di comprendere quale significato possano ancora avere, negli anni che ci attendono, la parola “amore” e le sue molteplici forme.
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Paolo Zardi vive a Padova. Per Neo Edizioni ha pubblicato la raccolta di racconti Antropometria (2010), Il giorno che diventammo umani (2013), il romanzo XXI Secolo (2015) finalista “Premio Strega” e pubblicato in Spagna, il romanzo La Passione secondo Matteo (2016) e la raccolta di racconti La gente non esiste (2019). Suoi i romanzi in ebook Il signor Bovary (Intermezzi, 2014), Il principe piccolo e La nuova bellezza, entrambi per Feltrinelli Zoom, e i romanzi La felicità esiste (Alet, 2012), Tutto male finché dura (Feltrinelli, 2018) e L’invenzione degli animali (Chiarelettere, 2019). Suoi racconti sono apparsi in numerose antologie, e sono stati tradotti e pubblicati dalla rivista Lunch Ticket dell’Università di Antioch (Los Angeles). Il suo blog è grafemi.wordpress.com.
Da molti è considerato uno dei migliori scrittori di racconti contemporanei.
Paolo Zardi
Qual è il giorno in cui siamo diventati umani? Quale l’attimo in cui questa vitale e spossante consapevolezza ci ha invaso? Questa la domanda che Paolo Zardi fa al lettore. Ma prima lo chiede ai personaggi che animano queste pagine.
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Un padre che cova l’insopprimibile desiderio che sua figlia non somigli alla madre; una moglie che nell’istante assoluto del pentimento capisce che tradirà ancora; un vecchio che ad ogni compleanno avverte quanto sia difficile morire; una vedova all’ossessiva ricerca di un’alternativa ai ricordi; una dottoressa che, per un momento, vede nel corpo attraente di un paziente la giovinezza che avrebbe avuto suo figlio. Creature sospese tra l’amore e il dolore, tra desiderio e paura, tra la vergogna e la grazia. La delicatezza dei corpi, la labilità delle intenzioni, la precarietà di ogni condizione umana sono i punti focali attorno ai quali i personaggi di questi racconti si muovono, combattono, vivono, fotografati tutti nella loro abbagliante purezza. Con Il giorno che diventammo umani, Paolo Zardi continua il discorso iniziato con Antropometria (Neo Edizioni, 2010) dimostrando quanto il suo rigore stilistico, la sua semplice e inesorabile lucidità siano perfetti per narrare la complessità dei rapporti. Ancora sceglie la forma racconto che nelle sue mani diventa strumento necessario per poter narrare e far deflagrare il più grande di tutti i misteri: l’uomo.
Perché, in fondo, cosa ci rende più umani della nostra fragilità?
collana IENA
Paolo Zardi
Il viaggio di un uomo che sceglie di partire, nonostante a chiederlo sia il padre che non ha mai avuto.
Una telefonata sveglia Matteo all’alba mentre è in vacanza con la sua famiglia. All’altro capo la voce di un uomo che conosce appena. Suo padre lo sta chiamando da un passato rimosso. Gli chiede di incontrare la sorellastra, che conosce appena e il cui unico ricordo è intriso di una sensualità acerba, e insieme raggiungerlo in una remota città ucraina.
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Matteo non sa ancora quanto quel viaggio lo porterà lontano, né se avrà la forza di realizzare l’ultima volontà di un uomo morente la cui assenza ne ha scolpito il carattere, le chiusure, la vita intera. Come nell’opera di Bach, è l’umano il fulcro di questo romanzo. Un umano dimenticato, fatto di debolezze e rancori, di pulsioni e desideri, di una grazia terrena e scabrosa capace di contemplare dentro di sé il proprio contrario.
Paolo Zardi consegna al lettore una storia di rara intensità. La sua scrittura si immerge nella misteriosa sostanza degli affetti, ne percorre le profondità fino a toccare quel nucleo fondativo in cui le scelte hanno il peso delle colpe.
collana IENA
Paolo Zardi
Antropometria: misurazione dell’essere umano, del corpo e delle sue componenti; ma anche, come suggerisce Paolo Zardi, misurazione di esistenze, di relazioni, di micro mondi dentro cui ogni suo racconto si muove per coglierne le fratture, i cambiamenti, le trasformazioni inattese.
Leggi di piùÈ l’evento inaspettato il fulcro attorno al quale ciascun personaggio tenta di riscrivere i contorni della propria vita e dei propri rapporti: una donna accecata dall’odio quando improvvisamente si scopre affetta da una malattia rarissima, un’improvvisa richiesta d’aiuto che pone due cugini di fronte ad una scelta impensabile, una donna avanti negli anni che scopre un amore imprevisto, un padre che, suo malgrado, capisce cosa significa essere madre.
Vite, accenni, spaccati, desideri accomunati tutti da piccoli o definitivi cedimenti.