Incursioni di cartoon kamikaze in un immaginario fanciullo e allo stesso tempo troppo adulto, oggetti quotidiani e ricordi che tramano una rivolta minacciosa e divertita, dichiarazioni d’odio e d’amore di una sensualità sfacciata, dediche che disegnano una costellazione di personaggi squisitamente pop.
Le poesie de La mia Waterloo ventricolare arrivano a qualcosa che nasce dal basso, dalla strada, da un angolo del letto o dallo schermo della tv, dalla quotidianità vissuta con sorpresa e curiosità, con una leggerezza che scandaglia e sonda quella dimensione liquida che si cela sotto ogni superficie.
E’ la leggerezza di cui parla Calvino ad ispirare Roberto Di Egidio, a spingerlo verso una poesia lontana da contrizione, accademismi e facili malinconie, e che lascia intravedere sguardi sarcastici, incantati, appassionati, critici, talvolta politici.
Una poesia da portarsi sempre dietro. Come fosse un indumento intimo. O un profumo.
Roberto Di Egidio, è nato negli anni ’70 in Abruzzo e per questo ama il bianco e nero e la buona cucina. Ha studiato Filosofia all’Università di Bologna e per questo non ama Cartesio e nemmeno i fast food. Quando le energie vibrazionali che attraversano i mondi gli regalano per motivi inspiegabili qualche poesia, lui la scrive sul suo portatile e dice in giro che è sua. A chi glielo chiede dice anche che scrivere poesie è un po’ come andare a pesca di cefali. Ha lasciato l’Italia da qualche anno. Attualmente vive e lavora a Barcellona.
Per Neo Edizioni ha scritto il racconto “Il centesimo rubato” nell’antologia di fiabe non più fiabe E morirono tutti felici e contenti (2008).
RASSEGNA STAMPA
Il Roma – Il Centro – Lankelot – La Città di Teramo – Blow Up – Intercity Magazine – Malicuvata 2 – Scrittura Informa – Malicuvata – Cabaret Bisanzio – Avant Pop – Mangialibri – Presentazione su PHTV – La Repubblica XL. Video del mini-tour.